Andare a visitare la tomba dei propri defunti e non trovare più nulla. Né il loculo, né la foto, né una valida spiegazione. A Catania è successo nel 2013, quando un’inchiesta della magistratura smascherò una cricca di furbetti, capitanata (secondo gli inquirenti) da un dipendente comunale che avrebbe firmato nuove concessioni autorizzando improponibili demolizioni di vecchi loculi per intascare gli oneri di urbanizzazione.
Non riesco nemmeno a immaginare le sensazioni di un pilota di aereo che sa di avere i minuti contati. Che sa di non poter più riabbracciare la moglie e le figlie e comunque mantiene fino all’ultimo la calma per risparmiare a 146 persone quell’atroce sensazione di impotenza e terrore.
Capita molto di rado vedere 60 giovani universitari attenti per tre ore di fila di fronte a un tavolo di relatori. A me è successo solo una volta, ieri pomeriggio.