Quella di ieri è stata probabilmente la tragedia del mare più imponente che si ricordi nel Mediterraneo. Un mare cimitero dove non ci sono croci ma ci sono martiri; dove ci sono i soccorsi ma non c’è organizzazione.
Altro che Mediterraneo da scoprire. Se Pino Mango fosse ancora vivo, probabilmente parlerebbe di Mediterraneo da evitare. Non bastavano gli sbarchi incontrollati e i morti, adesso ci si mette pure di mezzo lo spettro di una nave pirata che avrebbe sequestrato e dirottato un peschereccio siciliano, l’Airone, a 40 miglia dal porto libico di Misurata.
Nella mentalità troglodita siciliana ci siamo ormai quasi assuefatti a sentire che una donna sia di Tizio o di Caio, come fosse una macchina o una villetta al mare. Qualcuno limita il “possesso” alla dialettica, qualcun altro invece supera ogni regola e sprofonda nella follia dell’omicidio per fare piazza pulita del rivale.