A dire il vero non mi stupiscono i dati pessimistici dell’indagine del Centro Pio la Torre di Palermo sulla percezione mafiosa in Sicilia, che ha avuto come campione oltre 2000 studenti.
Vendevano il corpo della figlia di appena 12 anni per farsi regalare buste della spesa, o ricariche telefoniche. La bambina era il ‘bancomat’ di due genitori catanesi scellerati, ignoranti e senza scrupoli. Quello che, nel gergo diplomatico degli investigatori e delle procure, viene definito “contesto economico e sociale degradato”.
Non oso pensare alla sensazione di terrore provata dall’anziana signora che ieri, ad Adrano (in provincia di Catania) ha rischiato di morire carbonizzata per mano di un suo inquilino che – per sua stessa ammissione – le ha gettato addosso del liquido infiammabile e le ha dato fuoco con un accendino.