Se non ci fossero stati i pallettoni di mezzo e una donna ferita, la scena che si è consumata ieri mattina nel roboante quartiere catanese di San Cristoforo avrebbe avuto dei tratti persino divertenti.
Rolex regalati da potenti imprenditori a figli di ministri. Dall’altra parte della strada, ma sarebbe meglio dire del Paese, ci sono giovani validissimi che per la laurea non ricevono nemmeno l’orologio di topolino e non vengono chiamati da nessuna multinazionale per una folgorante carriera.
Ogni qual volta viene diffuso un video di violenza che immortala una persona fragile aggredita da bulli o bulletti di quartiere si scatena un caos simile alla rivoluzione. Ultimamente l’attenzione mediatica è tutta sulla ragazzina genovese aggredita a calci e pugni da una sedicenne. Effettivamente il filmato fa ribrezzo: sui principali siti di informazione, ma ancor di più su Facebook, è divenuto quasi impossibile non trovarsi di fronte quella sequenza di cattiverie e brutalità gratuita.