E’ una storia che calza a pennello in una Sicilia in bianco e nero, quella che parla dei proprietari terrieri di Vittoria, nel Ragusano, che schiavizzano le donne straniere, le ricattano e le usano come se fossero oggetti.
E’ un legame forte, che va da destra a sinistra, dai grillini al Partito Democratico, quello che lega gli uomini di potere agli sfarzosi palazzi pubblici.
Potrebbe essere benissimo una scena dell’ennesimo film natalizio, nel quale il mafioso di turno fa i capricci per un motivo futile, e invece la storia raccontata da Lirio Abbate nel numero de l’Espresso oggi in edicola è tutt’altro che inventata, così come il protagonista.