Ai movimenti nazionalisti e indipendentisti siciliani non è proprio andata giù la dichiarazione del giornalista Carlo Panella, che intervistato da Tiberio Timperi a ‘Unomattina’ ha associato gli stupri di Colonia “alle porcate – cito testualmente – che facevano i maschi siciliani e forse fanno anche adesso”.
Qualche giorno addietro l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro ha preso parte, a Catania, alla presentazione di un libro che parla della sua vicenda giudiziaria, approdata (come tutti sappiamo) ad una condanna definitiva per favoreggiamento aggravato.
Sono finiti i vecchi tempi in cui i ‘segreti’ si confidavano di presenza; si sussurravano a bassa voce tra i corridoi dei palazzi di giustizia o delle caserme. Adesso la tecnologia – da una parte amica fidata, dall’altra insidiosa incognita – rischia di mettere nei guai le fonti dei giornalisti.