Al di là dell’interessamento politico che spinge i detrattori della giunta Bianco a criticare certi suoi eccessi mediatici, stavolta è quasi d’obbligo un commento sulla scelta del sindaco di Catania di far diventare un “caso” l’inaugurazione del semaforo pedonale davanti alla scuola Angelo Musco del quartiere Librino.
Sia chiaro: l’intervento era necessario per garantire una maggiore sicurezza a studenti, famiglie e professori, ma non credo che pubblicizzare a mezzo stampa un atto dovuto nei confronti dei propri cittadini sia una mossa azzeccata. Non dubito che il primo cittadino sia stato animato dalle migliori intenzioni, ma l’enfasi attribuita alla singolare inaugurazione mi ha trasmesso la sensazione che si prova nel vedere un documentario sul Congo, con i benefattori che portano acqua e cibo ai disagiati.
Fino a prova contraria Librino è un quartiere di Catania: magari avrà qualche criticità in più rispetto al cosiddetto “salotto buono”, ma non è possibile (e nemmeno corretto) spacciare un intervento di routine per una passerella mediatica. A questo punto mi aspetto che vengano inaugurate presto le strisce pedonali sotto casa mia, e già che ci siamo qualche lampadina nuova nel circondario. Sono disposto a filmare col telefonino: vengono bene anche le interviste.