Non sapevo che ci fossero così tanti giuristi ed esperti di moda nel circondario. Nelle ultime ore, al bar così come sui social (che poi è la stessa cosa) ho scoperto sedicenti professori di diritto indignati per la nomina di Presidenti del Consiglio non “eletti” dal popolo e opinionisti di prim’ordine pronti a sindacare sulla costosissima maglia di Agnese Renzi, a quanto pare non libera di spendere i suoi soldi come meglio crede.
Leggere l’ultimo rapporto Istat sulla povertà e scorrere la lista fino alla voce “Sicilia” è come attendere con trepidazione l’esito di un esame scontato. Bocciati. La Sicilia è ancora fanalino di coda rispetto a tutte le altre regioni; siamo la popolazione che – secondo i dati dell’istituto di statistica – patisce maggiormente la crisi e l’assenza di prospettiva.
Certe promesse, si sa, lasciano il tempo che trovano; volano di bocca in bocca e si esauriscono una volta ipotecato il risultato. A 48 ore dalla sonora bocciatura del referendum costituzionale, dobbiamo prendere atto che c’è chi è pronto a onorare la parola data.