Quindicimila euro per oliare non le gabbie dei leoni ma le tasche di impresari circensi e impiegati compiacenti della Regione Siciliana ben disposti a chiudere gli occhi. Ecco la nuova frontiera per l’immigrazione clandestina in Italia.
Dal disastro idrico di Messina a quello di Enna, dove da giorni (per l’esattezza sei) i rubinetti sono a secco. Colpa della siccità? Assolutamente no: colpa al contrario delle piogge copiose dell’ultimo periodo che hanno intasato di fango i potabilizzatori.
Un’omelia chiara e coraggiosa contro la mafia, da parte di semplici sacerdoti che sono saliti sui pulpiti delle chiese di Bagheria per dire chiaro e tondo che chi fiancheggia le cosche (soprattutto quelli che siedono sui banchi delle chiese la domenica) è incompatibile con la cristianità.