Rosario Crocetta a volte mi intenerisce. Intervistato da Antonello Caporale – giornalista pungente fin dai tempi di Repubblica, figuriamoci ora che è passato al Fatto Quotidiano – il governatore della ‘rivoluzione’ dà un’immagine di sé veramente comica e non ho ben chiaro se si renda conto di essere stato preso bonariamente per i fondelli.
Di storiacce disgustose che parlano di violenze sessuali siamo ormai costretti a sentirne quasi quotidianamente. Ce ne sono alcune, però, che lasciano addosso un tale senso di rabbia e uno strascico di domande da non lasciare pace.
Sentire le intercettazioni tra due presunti mafiosi che si lamentano di Matteo Messina Denaro fa effetto. Per loro il capo dei capi sarebbe indifferente alle sorti della famiglia, e in particolare a tutti quegli affiliati che sono finiti in manette nell’ambito delle inchieste che lo riguardano.