Non potrò mai dimenticare lo scontro feroce che mi costrinse, molti anni or sono, a lasciare l'Università di Catania e laurearmi altrove. Erano gli anni dei baroni e della prepotenza: anni bui che credevo ormai quasi del tutto archiviati. Poi arriva una nota della Procura, che racconta dell'ennesimo scandalo, questa volta sessuale, che coinvolge un professore di medicina, e il senso di nausea torna prepotente; un po' come nel 2009 per il caso del "pornoprof" Elio Rossitto (che ha patteggiato 2 anni e sei mesi).
Almeno cinque partite pagate fior di quattrini a giocatori corrotti, disposti a mettersi da parte per far vincere il Catania e salvarlo dal baratro della retrocessione.
Uccidere per il costo di un pieno di benzina; uccidere sparando un colpo di pistola alle spalle. Uccidere non per vecchi rancori, non per interessi mafiosi e nemmeno per questioni sentimentali.