Nelle ultime ore, in quel di Palermo è un gran parlare circa il presunto bluff messo in atto dal candidato sindaco Ismaele La Vardera, che i bene informati riferiscono essere “sceso in campo” alle scorse amministrative al solo scopo di realizzare un documentario in collaborazione con la troupe delle Iene di Italia uno.

Quindicimila euro per oliare non le gabbie dei leoni ma le tasche di impresari circensi e impiegati compiacenti della Regione Siciliana ben disposti a chiudere gli occhi. Ecco la nuova frontiera per l’immigrazione clandestina in Italia.

Chissà perché noi italiani siamo così bravi ad alimentare la rabbia raccontando gli episodi sconvenienti che hanno come protagonisti gli stranieri e molto meno solerti nel divulgare i loro gesti di altruismo.

Nemmeno una settimana fa, il ministro dell’Interno Angelino Alfano – a margine di un’operazione antimafia a Bagheria - sosteneva: “La mafia non è ancora morta, è in ginocchio. Stiamo vincendo”.

A Palermo uno scatto imbarazza, e non poco, il capo dei vigili urbani. L’edizione locale di Repubblica ci mostra la foto dell’alto ufficiale, Vincenzo Messina, ‘paparazzato’ mentre esce dalla sua fiammante 500, posteggiata in divieto di sosta in piazza Castelnuovo.

L’attaccamento alle poltrone è una brutta bestia: spinge il politico di turno, che rischia di perdere quel posto tanto comodo e redditizio, a fare di tutto pur di salvarsi.

Non si sa chi sia stato a danneggiare la statua di Giovanni Falcone che si trova nel quartiere Zen di Palermo. Sappiamo solo che qualche essere poco pensante ha deciso di dare sfoggio a tutta la propria spavalderia distruggendo la testa e parte del busto della statua del magistrato per poi schiantarli contro il muro di un vicino istituto scolastico.

Dal quartiere Cruillas di Palermo a Borgo Nuovo. Dalla lite per i panni stesi e una moglie insultata, alle risse tra gruppi di giovani. L’unico punto di contatto tra le due storie è l’epilogo: un morto sparato, un’altra vittima accoltellata.

La fortuna dei siciliani è che sanno quantomeno sdrammatizzare sulle situazioni paradossali, forse perché ne vivono ormai troppe.

Palermo: sospesa la validità delle 'regionarie' M5S in Sicilia a seguito del ricorso presentato al Tar da un 'militante' siciliano. In forse la candidatura di Cancelleri. Questa e altre notizie nel Radio Giornale

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Palermo: ventisette arresti tra le fila della famiglia mafiosa S. Maria di Gesù. Gli uomini d'onore eleggevano i capi con vere e proprie 'elezioni'. Questa e altre notizie nel Radio Giornale

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Palermo: svolta nelle indagini sull'omicidio del boss Bartolomeo Spatola, individuati mandanti ed esecutori. Questa e altre notizie nel Radio Giornale

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Palermo: festa religiosa gestita dai clan per foraggiare gli uomini d'onore. Custodia cautelare per 11 persone, tra boss e gregari. Questa e altre notizie nel Radio Giornale.

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Palermo: sentenza in appello per processo 'Apocalisse' contro cosche locali. Confermato quasi integralmente verdetto primo grado. Questa e altre notizie nel Radio Giornale

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Palermo: archiviata indagine per voto di scambio politico-mafioso a carico dell'ex candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli. Questa e altre notizie nel Radio Giornale

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Palermo: i familiari del giovane medico Aldo Naro, ucciso nella discoteca Goa del capoluogo siciliano nel 2015, contestano la condanna a 10 anni per il presunto assassino e pubblicano foto shock dell'autopsia. Questa e altre notizie nel Radio Giornale

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Un pilota Alitalia, originario di Palermo e in vacanza con i figli proprio nel capoluogo siciliano, si è tanto disgustato per l’orrendo spettacolo dei rifiuti sparpagliati lungo una strada di collegamento da girare un video indirizzato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Migranti: sentenza processo "Glauco 2", pene pesanti a trafficanti di uomini. Questa e altre notizie nel Radio Giornale

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Palermo: perderà l'uso del braccio la 23enne aggredita ieri a Palermo dal pitbull mentre si trovava in casa. Questa e altre notizie nel Radio Giornale

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La furia scende in strada con il pretesto del calcio, delle squadre e del credo sportivo. Ma in realtà negli scontri tra ‘ultrà’ (domenica scorsa l’ultima vergogna a Palermo) c’è solo voglia di combattere una guerra contro qualcuno, utilizzando le nostre strade, distogliendo i nostri poliziotti da compiti più importanti e rischiando di ferire gente che non ha nulla a che fare con i tafferugli partoriti dai peggiori esemplari della nostra società.