Non si sa chi sia stato a danneggiare la statua di Giovanni Falcone che si trova nel quartiere Zen di Palermo. Sappiamo solo che qualche essere poco pensante ha deciso di dare sfoggio a tutta la propria spavalderia distruggendo la testa e parte del busto della statua del magistrato per poi schiantarli contro il muro di un vicino istituto scolastico.
Non voglio attribuire un significato eccessivamente simbolico a un gesto profondamente idiota, ma certamente il prendersela con un emblema di legalità non può non farmi pensare a quanto sia lunga la battaglia che dovremo combattere per sradicare certi anti-valori mafiosi.
Tutto parte dai più piccoli: quando vengono abbandonati in mezzo alla strada, quando vengono forgiati da angherie e cattivi esempi, educati alla violenza fisica e verbale. Così, magari, diventa una sfida ‘sfregiare’ la statua dell’eroe dell’antimafia, di notte, al buio, quando non vede nessuno. Loro si credono spavaldi, ma sono solo dei codardi senza presente e, ciò che è peggio, senza futuro.