Non so dirvi fino a che punto può arrivare l’atrocità umana, ma di certo non auguro a nessuno di vedere ciò che quotidianamente i volontari dell’associazione Meter, guidata dal coraggioso Don Fortunato Di Noto, sono costretti a far scorrere davanti ai propri occhi, annotando puntualmente il percorso che conduce all’inferno fotografico di abusi e violenze nei confronti di bambini piccolissimi.
Ieri mattina via Francesco Durante, quartiere Nesima di Catania, si sarebbe potuta trasformare in un cimitero. Non è stato (fortunatamente) così grazie all'intervento dei vigili del Fuoco, che hanno rischiato la pelle lanciandosi all'interno di una mansarda in fiamme e spegnendo prima che fosse troppo tardi una delle quattro bombole cariche di gas all'interno dell'edificio.
Chi ha assistito alla scena sa bene quale sia stato il rischio e quanta riconoscenza si debba a questi piccoli eroi troppo poco gratificati. Certo è che non si può non restare allibiti quando si apprende in che condizioni i pompieri siano costretti a lavorare in Sicilia: organico ridotto all'osso; mezzi insufficienti, distaccamenti talvolta isolati, infestati dai topi e senza acqua. Uno scenario di degrado confermato dalle parole di Giuseppe Musarra: segretario regionale del Conapo, uno dei principali sindacati di categoria.
Purtroppo le istituzioni - tranne che a ridosso di elezioni - se ne infischiano bellamente di questa concreta richiesta di aiuto, e continuano a fare orecchie da mercante. La scusa è quella della "spending review" e ci può anche stare. Ma allora, cari politici, perché promettete in campagna elettorale quello che non potete mantenere?
Il “grande fratello” certe volte può dare la notorietà, altre volte può rovinare la vita. Se non ci credete andate a leggere l’articolo pubblicato oggi su La Repubblica, quotidiano che racconta lo sfogo del ragazzo di 22 anni immortalato a fare sesso con la fidanzata 17enne nel parcheggio di un centro commerciale palermitano.