Pino Maniaci è un giornalista spartano, ed è il volto di Telejato, tv libera di Partinico. E’ uno che parla in dialetto e se ne frega dei convenevoli, soprattutto quando racconta di mafia; di gestione dei patrimoni confiscati; di storture varie che vedono i mafiosi 2.0 (quelli in giacca e cravatta, non più vestiti con coppola e lupara, per intenderci) rientrare nei circuiti legali dopo essere stati estromessi dalle proprie aziende.
“Caro Antonio, saremmo lieti di farla partecipe del nostro gruppo”. Così mi scrive un cittadino, assiduo frequentatore di questo blog, che ha realizzato uno spazio di riflessione su facebook contro la politica marcia e corrotta. Un gruppo di persone – sono oltre 500 – sfinite e sdegnate dai piccoli grandi casi di mala gestione della “cosa pubblica”.
Nostalgici dei tempi che furono, con la passione mai sopita per gli affari. Potremmo definire così i tanti che, appena 24 ore fa, hanno deciso di rivivere il brivido di una corsa clandestina di cavalli sull’Etna. Tutto organizzato ad arte: fantini allenati, pubblico in stile fast and furious, pali su motorini di grossa cilindrata e cavalli verosimilmente dopati ad arte per dare il meglio di sé.