La storia è sempre la stessa: lo Stato pretende dai sindaci e dagli amministratori locali coraggio e abnegazione, ma è pronto solo a parole a supportarli, almeno nei fatti. E non c’è da stupirsi se Angelo Cambiano, primo cittadino di Licata (comune dell’Agrigentino), si sia deciso a gettare la spugna dopo aver intrapreso una lotta senza quartiere contro l’illegalità e l’abusivismo nel suo comune.
Appena qualche giorno fa l’opinione pubblica è stata scossa dall’arresto del sindaco di Aci Catena, Ascenzio Maesano, con l’accusa di corruzione. Colpevole o innocente che sia, non saranno i blogger o i giornalisti a stabilirlo. Quello che i giornalisti posso invece stabilire è il modo di veicolare determinate immagini.
Non fa certo piacere sapere che un magistrato come Nino Di Matteo, divenuto da anni icona antimafia, rischia di dover essere trasferito dalla Sicilia per la sua incolumità.