Ammetto di essere rimasto molto turbato dalla vergognosa aggressione avvenuta a Siracusa ai danni di un anziano ottantenne, assalito in casa, picchiato e dato alle fiamme da quattro aspiranti assassini poco più che ventenni.
Dai dettagli di cronaca che emergono man mano, si apprende che il branco avesse preso di mira il pensionato con minacce sempre più pressanti fino a mettere in pratica il disegno folle alla Arancia meccanica. Il risultato è un quadro clinico gravissimo per l’anziano ex venditore ambulante di frutta e una caccia all’uomo nei confronti del gruppo di criminali, che potrebbero essere incastrati da alcuni filmati di videosorveglianza in mano alla polizia.
Al di là dell’esito delle indagini, che spero durino poco e inchiodino tutti i responsabili, mi chiedo cosa possa spingere dei ragazzini a un gesto così sadico quanto insensato. Voglio credere, al di là della retorica sul perdono, che esista un riscatto anche per loro. A ben pensare, la loro colpa non è meno grave di chi li ha cresciuti come vuoti a perdere.