Ribalza di giornale in giornale, conquistando anche qualche riquadro nella stampa nazionale, la vicenda che ha come protagonista una bambina di 11 anni, figlia di un sorvegliato speciale, che pensando di fare un favore alla famiglia ha avvertito telefonicamente la madre dell’arrivo imminente dei carabinieri, consigliando di buttare la droga custodita in casa.
Fiumi di cocaina nella Palermo non dei sobborghi ma dei salotti eleganti; negli studi di medici rispettabili; di avvocati e persino di magistrati. Ma anche a casa di poliziotti e piloti di aereo. Le ultime indagini sul traffico di stupefacenti nel capoluogo siciliano raccontano anche questo.