A leggere le carte dell’inchiesta che ha travolto la ‘vecchia gestione’ della Pubbliservizi, partecipata della Città Metropolitana di Catania, sale un po’ di nausea. Non perché non siamo abituati al consolidato schema dei corrotti e dei corruttori, ma per il fatto che nell’inchiesta figurino soggetti impantanati fino al collo nelle condotte criminali che avevano l’ardire di fingersi martiri della legalità ed emblemi della trasparenza.
Nemmeno una settimana fa abbiamo appreso dello ‘strano’ ricovero in ospedale di una bimba di appena un anno che presentava segni di pesanti percosse e lesioni su tutto il corpo. Ben presto gli investigatori hanno indirizzato le indagini nei confronti della madre, che soffrirebbe di problemi psichici.