Ascolta Radio Amore Ascolta Radio Amore I Migliori Anni Ascolta Radio Amore Blu Ascolta Radio Amore Dance Ascolta Radio Italia
  • Boss Riina malato: slitta processo per minacce di morte

    Il Radio Giornale

    Milano: Totò Riina non sta bene, slitta di una settimana l'udienza del processo che lo vede imputato per minacce di morte al direttore del carcere di Opera. Questa e altre notizie nel Radio Giornale


    ASCOLTA IL RADIO GIORNALE
  • Carini (PA): abusiva la chiesa del prete che contestò papa Bergoglio

    Il Radio Giornale

    Carini (Pa): è abusiva e rischia la demolizione la nuova chiesa di padre Alessandro Minutella, il sacerdote allontanato dalla sua parrocchia dopo aver contestato pesantemente il Papa. La decisione è stata adottata dall'amministrazione comunale. Questa e altre notizie nel Radio Giornale


    ASCOLTA IL RADIO GIORNALE
  • Dietro le minacce

    “editoriale”=“editoriale“

    Minacce a giornalisti che fanno il proprio dovere. In Sicilia sono sempre di attualità e ultimamente sono costate l’arresto al siracusano Francesco De Carolis, autore di un messaggio vocale inequivoco e violento nei confronti del cronista Paolo Borrometi, già da tempo sotto scorta per aver denunciato gli affari e i nomi della mafia siracusana.

    Ma, ripeto, l’episodio è l’ultimo di una lunga schiera, nel tentativo di imbavagliare quei pochi che, ogni tanto, preferiscono non voltarsi dall’altra parte di fronte a un abuso, a un sopruso; allo stupro dei diritti in una terra che lotta per togliersi di dosso l’olezzo della mafia.

    Dietro le minacce ai giornalisti siciliani c’è un mix tra odio e paura; odio per chi vuole mettere in piazza affari e vergogne, paura di perdere il rispetto di quella parte del popolo che ha supinamente tollerato e obbedito. La svolta, alla fine della fiera, non la fa un giornalista che racconta ma un popolo che lo difende. Perché, implicitamente, difende se stesso.



    ASCOLTA L'EDITORIALE


  • La mafia addosso

    lettera con minacce ad assessore Baccei

    Atteggiamento tipico di una parte dei siciliani è quello di pretendere un diritto a tutti i costi, scordando i limiti e la decenza e tirando in ballo i soliti modi mafiosi che ci fanno vergognare puntualmente della nostra terra.

  • Minacce e paure

    “editoriale”=“editoriale“

    Come se la frenesia e le paure, in parte anche fondate, sul rischio terroristico non fossero già abbastanza pressanti, ci si mette di mezzo anche il cittadino algerino (sulla carta richiedente asilo) che passava il suo tempo a minacciare stragi ed esecuzioni ai danni dei bambini italiani, vantandosi di aver compiuto numerosi omicidi in Algeria.

  • Minacce pasquali

    minacce pasquale a politici acesi

    I vigliacchi usano la benzina, i proiettili e le teste d’agnello per intimorire, ma probabilmente ad avere paura sono proprio loro.

  • Onore al merito

    “antocinebrodi”=“antocinebrodi“

    La decisione del Capo dello Stato Mattarella di nominare ufficiale dell’Ordine al Merito Giuseppe Antoci, coraggioso presidente del Parco dei Nebrodi seriamente minacciato dalla mafia, non può che offrici una pillola di ottimismo.

  • Sandro Mangano, attivista gay, minacciato su internet: "La mia colpa è sostenere Musumeci"

    Il Radio Giornale

    Insultato sul web da una frangia gay per essersi candidato tra le fila di Nello Musumeci nel 2012: Sandro Mangano, ex presidente nazionale dell'associazione GayLib, si sfoga ai microfoni di Radio Amore e rilancia: "Mi attaccano perché politicamente di destra. Mi riservo di denunciare. Basta odio sui social". ASCOLTA IL PEZZO NEL GR


    ASCOLTA IL RADIO GIORNALE
  • Squadrismi gay

    “editoriale”=“editoriale“

    Siamo stati abituati negli anni a confrontarci con le ideologie più disparate; con gli eccessi, con i controsensi. Mai però avrei potuto pensare di dover riflettere sulla storia di un esponente del mondo gay, offeso e minacciato su facebook da altri omosessuali per via del suo orientamento politico.

    Avete capito bene: per una parte del mondo gay non esiste che un solo colore politico. Se qualcuno, come ha fatto Sandro Mangano, ex presidente nazionale dell’associazione GayLib, professa di essere simpatizzante della destra, sostenitore di Nello Musumeci e fervente cattolico, si scatena il putiferio. E così via agli insulti, alle bestemmie, alle minacce.

    Evidentemente la tanto professata libertà di pensiero, che è uno slogan costante nella lotta omosessuale, si arresta di fronte a un pensiero diverso. Le vittime diventano carnefici, dimostrando il volto di un razzismo imbarazzante, spietato, controproducente. E di questo teatrino c’è ben poco da essere orgogliosi



    ASCOLTA L'EDITORIALE