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minacce pasquale a politici acesi

I vigliacchi usano la benzina, i proiettili e le teste d’agnello per intimorire, ma probabilmente ad avere paura sono proprio loro.

Hanno paura che, ogni tanto, qualche politico o qualche sindaco prenda sul serio le promesse fatte in periodo elettorale e abbia seriamente intenzione di contrastare le piccole e grandi mafie che ammorbano la nostra quotidianità. Hanno paura che qualcuno dia una stretta ai parcheggiatori abusivi e una controllatina più scrupolosa agli appalti; alle commesse da affidare agli amici degli amici che poi ti rispettano al momento opportuno. Nel giro di poche ore la cronaca ci racconta due episodi simili: l’incendio dell’auto della moglie del sindaco di Acireale Roberto Barbagallo (per intenderci, una prima auto era stata bruciata poche settimane fa) e la macabra consegna pasquale di una testa d’agnello con tanto di proiettile al deputato regionale Nicola D’Agostino.

Barbagallo e D’Agostino si conoscono bene, sia politicamente che umanamente, tanto che fin dal primo “avvertimento” nei confronti del sindaco acese, l’onorevole D’Agostino aveva dichiarato pubblicamente l’intento di non lasciarsi intimidire da “piccoli mafiosetti che richiedono attenzione”. Probabilmente i mafiosetti non hanno gradito la frase. Ma un’amministrazione non potrà mai vincere da sola contro i "mafiosetti", se la cittadinanza per prima non decide da che parte stare.