Alla faccia delle lungaggini della burocrazia, i boss calabresi avevano pensato di giocare d’anticipo e gli appalti per il ponte sullo stretto di Messina (al momento nient’altro che un progetto) erano stati ‘promessi’ ad alcuni imprenditori in cambio di denaro.
Certe volte mi chiedo se compatire o temere i giovani che si disinteressano a tutto ciò che può definirsi serio e preoccupante: della guerra che ci riguarda sempre più da vicino; della mafia che ci sta rubando il presente e il futuro; dell’assenza di prospettive.