Inutile provare a parlare di qualcos’altro quando a Catania ci si avvicina a quel periodo per molti “magico” della festa della Santa patrona. E in effetti, se dovessimo considerare la festa di Sant’Agata per i suoi colori; per le luci; per la bellezza del fercolo e i sacchi devozionali bianchi che sfilano come un enorme serpentone in città, non potremmo che essere d’accordo sul concetto della magia.

L’immagine emblematica dell’appena archiviata festa di Sant’Agata è quella di una signora che porta in spalla una enorme torcia realizzata interamente con fiori bianchi. E’ il simbolo di una devozione “alternativa” e intelligente che non snatura minimamente, a mio giudizio, un voto fatto e ricevuto.

Sembra proprio che i boss mafiosi, in Sicilia, ci tengano all’omaggio delle processioni religiose. L’ultimo episodio, quantomeno sospetto, è avvenuto a San Michele di Ganzaria, Comune all’estrema periferia della provincia di Catania dove la processione del venerdì santo avrebbe deviato il suo percorso per passare davanti all’abitazione del boss Francesco La Rocca, detenuto per reati di mafia.

Catania: conclusa poco prima di mezzogiorno la lunghissima processione del fercolo di S. Agata. In nottata intervento straordinario al Borgo per fuga di gas. Il sindaco Bianco: "Escavatori nel cuore della notte in mezzo alla festa". Questa e altre notizie nel Radio Giornale

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