“La cosa peggiore è che ho avuto un ictus: dovevo proprio non sbattere la testa, e i pugni maggiori li ho ricevuti in testa. Per questo sono incazzato, perché (gli aggressori, ndr) non conoscono le condizioni delle persone. Mirare alla testa significa volutamente mirare a fare male a una persona”. A parlare è un uomo di 45 anni, Roberto, la cui colpa è quella di essere omosessuale. Una colpa molto grave nel ridente Comune di Mascali (siamo in provincia di Catania), se è vero che 24 ore fa è stato avvicinato da un branco di ragazzi in un bar; massacrato di botte e ferito con una lama che gli è arrivata al cranio.