Per loro sono soldi facili: finte forniture di cibo, finti servizi di pulizia, finte ristrutturazioni. I soldi in questione arrivano a pioggia dalla casse pubbliche e dovrebbero servire a offrire un soggiorno dignitoso ai migranti all’interno dei centri accoglienza.
Ma perché sprecare tutto questo ben di dio, quando è possibile intascare i soldi senza offrire alcun servizio? Probabilmente sarà stata questa la riflessione dei 19 denunciati dalla Guardia di Finanza di Siracusa nell’ambito di un’inchiesta sui centri accoglienza che segue la scia melmosa di Mafia capitale. I migranti sono fonte di guadagno indiretto. Limoni da spremere. Se così non fosse, non sarebbe stato possibile per alcune (presunte) Onlus evadere un ‘tesoro’ da oltre 4 milioni di euro.
Ma qui non è tanto l’aspetto fiscale che disgusta, quanto quello umano. Perché il guadagno dei ‘signori’ delle Onlus passa per il panino sottratto all’immigrato; per le stanze fetide in cui ammassare 10 persone; per gli intonaci scrostati e mai sistemati. Si spacciano per benefattori ma forse ci vedo male. Ultimamente, intorno al business dell’immigrazione, vedo solo scafisti.