Un uomo imbraccia il fucile e uccide l’ex amante di sua moglie: la persona con la quale la moglie aveva avuto un bambino prima di ritornare tra le mura domestiche.
C’è un manto di tristezza nella tragedia, avvenuta lunedì sera a Zafferana Etnea, che da due giorni rimbalza da un giornale all’altro e che racconta la fragilità di una famiglia: prima distrutta e poi ricostruita, per essere nuovamente infranta in mille pezzi. In questo racconto non c’è nessun vincitore e sono tutti perdenti. Come se il fato si fosse accanito sulla famiglia di Sebastiano Leonardi, l’assassino di Alfio Cristaldi, che dopo aver sparato due fucilate all’ex rivale in amore ha deciso di non parlare con i magistrati.
Leonardi non sopportava che l’ex amante della moglie facesse irruzione in casa pretendendo l’affido temporaneo del bambino, anche se il Tribunale aveva prescritto diversamente. La scintilla è scattata all’improvviso: una legge diversa da quella dei tribunali ha preso il sopravvento, l’istinto ha deciso per tutti, puntando tutto sulla scelta sbagliata.