Basta leggere le carte dell’inchiesta palermitana che ha portato all’arresto di dieci persone con l’accusa di aver messo sotto scacco i commercianti stranieri di Ballarò, per rimanere turbati.
Le prove raccolte dagli investigatori della Squadra Mobile raccontano scene da inferno in terra. Extracomunitari picchiati in gruppo, denigrati, in alcuni casi quasi bruciati vivi. E poi c’era chi per fare capire che il pizzo andava pagato non esitava a puntare la pistola in faccia ai figli piccoli delle vittime. L’inferno dei commercianti del Bangladesh è finito solo quando hanno capito di potersi fidare della polizia.
Quando hanno visto con i propri occhi che per il ferimento del connazionale Yusupha Susso, è finito in manette un intoccabile del quartiere: preso in 24 ore. Da ieri, forse, le strade di Ballarò sono un po’ più pulite ma le dinamiche di un mercato rionale sono simili a quelle della mafia: se non pulisci a fondo ogni giorno, il tanfo prima o poi ritorna.