Lo scandalo della vigilessa a luci rosse, a quanto si legge, non è l’unico a insozzare l’onorabilità della divisa dei poliziotti municipali di Palermo.
Adesso spunta fuori la richiesta di rinvio a giudizio per quattro vigili urbani accusati di falso e abuso d’ufficio. In pratica questi signori, tra agosto e novembre del 2011, avrebbero trovato il modo per far pagare le multe dei propri amici a giovanissimi beccati per strada magari senza casco. Il gioco era semplice: tu rischi di vederti sequestrato il mezzo e io ti propongo una via d’uscita. Paga immediatamente un bollettino da 39 euro e io chiudo un occhio. La storia sarebbe andata avanti chissà per quanto se qualcuno non si fosse rotto le scatole, denunciando gli abusi alla polizia.
Oltretutto sembra che gli agenti municipali in un caso abbiano letteralmente tenuto in ostaggio la fidanzata di un trasgressore fino a quando non è ritornato con la ricevuta di pagamento. In un altro episodio avrebbero sequestrato i documenti e il mezzo della povera vittima di turno, anche qui fino al suo ritorno con il bollettino pagato. Nell’epoca in cui non è più possibile far ‘sparire’ le multe dai terminali basta solo trovare una soluzione alternativa. E loro l’hanno trovata, a sentire la tesi della Procura, nel modo più vigliacco: prendendosela con i ragazzini.