Il Comitato organizzatore della Festa di Sant’Agata ha diffuso appena ieri una sorta di vademecum per anticipare le linee guida che contrassegneranno l’edizione 2016 della festa.
Il regolamento riguarda vari aspetti, ma il punto che ha suscitato maggiormente l’attenzione riguarda le candelore: gli orari degli spostamenti, il loro percorso e via dicendo. E’ chiaro che si cerca in ogni modo di evitare scivoloni che potrebbero puzzare di mafia. Per non andare lontano, il 4 dicembre scorso il Questore di Catania ha dovuto sanzionare a Paternò (Comune che festeggia Santa Barbara) i portatori di alcuni fercoli che avevano deciso di omaggiare il boss locale con “annacate” e musica del Padrino. Situazioni simili, l’Amministrazione comunale prova a scongiurarle alla base.
Se non altro perché ultimamente la Sicilia balza alle cronache nazionali solo per brutte figure; inciviltà e mala gestione della cosa pubblica. Una ragione in più per chiedere a Sant’Agata un po’di clemenza. E, già che ci siamo, anche un bel “patentino” di legalità.