Negli ultimi anni non poche volte il Movimento 5 Stelle si è schierato contro il malcostume di utilizzare beni pubblici di pregio per interessi privati come feste, cene e sfilate di moda.
Siamo un tantino stupiti nel leggere che la regola non valga per i membri dello stesso partito di Grillo, se è vero che a Bagheria (comune del Palermitano governato da un sindaco 5Stelle) sia stata concessa, alla modica somma di 500 euro, la biblioteca ospitata in un palazzo del ‘700 per allestire un party privato open bar, con tanto di biglietti a pagamento. E così – almeno questa è la denuncia dei militanti del Partito Democratico, che hanno pubblicato alcune foto a supporto – a Capodanno, accanto ad antichi testi di tre secoli fa si trovavano ammucchiate casse di vodka e altri superalcolici, come se fosse un deposito.
Ora, comprendiamo che la cultura sia importante, e che sia giusto avere un buon libro da leggere anche a Capodanno, mentre il Dj spara a palla l’ultima hit di Angela favolosa Cubista e il barman serve un Martini, ma stavolta non credo che ci siano valide giustificazioni per un’autorizzazione così tanto in odore di prima Repubblica. Se non altro nessuno potrà dire che certi grillini non siano persone colte. Colte sul fatto.