Se c’è un difetto di noi siciliani che non potrà mai essere superato, nemmeno davanti ai migliori propositi di Natale, è quello della polemica.
Uno sport che viaggia veloce su internet e che ha come bersaglio privilegiato il mondo politico. Molte volte la polemica è sana, altre invece è superflua. Esempio pratico, il vespaio sollevato a Catania circa i costi del concerto di Capodanno, che quest’anno vedrà sul palco Eugenio Bennato e altre band. Il preventivo di spesa complessiva è di 100mila euro. C’è chi ha chiesto prontamente all’amministrazione le singole voci di spesa. Sono arrivate, altrettanto prontamente, non dal Comune ma dagli organizzatori. Non potendo sindacare più su questo aspetto, allora, si è deciso di polemizzare su altro: perché non spendere tutti quei soldi per altre iniziative; perché la scelta di Bennato; perché ancora non sia stato sottoscritto un contratto, e via dicendo. E’ chiaro che sia in atto uno scontro tra fazioni politiche e spesso questi scontri giovano più alla politica che ai cittadini.
Più volte, almeno personalmente, ho criticato le scelte dell’amministrazione Bianco, ma penso che in questo caso le polemiche siano decisamente esagerate. Se non altro perché i catanesi (quelli che non possono scucire 80 euro per il cenone e la discoteca) hanno diritto di godersi uno spettacolo gratuito a Capodanno. Del resto pagano le tasse anche per questo. Per una volta, dunque, perché non riporre nel cassetto le bandierine dei partiti e usare i social network per farvi semplicemente gli auguri?