Invece di diminuire i prezzi dei biglietti aerei in Sicilia, Regione di per sé martoriata sotto il profilo delle infrastrutture, sembra che all’Ars si stia pensando – come riferisce il giornale online Meridionews – di imporre un’altra tassa.
Si chiama Iresa, acronimo di “imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili”: non una trovata di Crocetta ma una vecchia tassa che però poche Regioni hanno voluto introdurre sino ad oggi. Adesso che bisogna batter cassa, eccola spuntare all’orizzonte nella bozza della Finanziaria regionale. Quanto potrebbe pesare sui passeggeri? Da cinquanta centesimi a due euro a biglietto: la cifra è approssimativa ma il messaggio è tutt’altro che positivo, soprattutto per le fasce più povere che fino ad ora sono riuscite a spostarsi grazie ai biglietti low cost.
Ricapitolando: qui da noi mancano le strade; le ferrovie fanno schifo e i treni sono lenti; gli aerei talvolta perdono pezzi in volo e adesso i politici vogliono persino rincarare i biglietti. Altro che lo slogan: “turismo e cultura”. In Sicilia il nuovo motto sembra essere: “statevene a casa”.