Non bastavano i terroristi veri dell’Isis a fracassare i cabbasisi di mezzo mondo, per utilizzare il gergo aulico del commissario Montalbano, ora ci si mettono pure gli imbecilli.
Gli stessi imbecilli che ieri sono riusciti a incollare un adesivo con la scritta in Arabo “Allah è grande” su un aereo di linea Alitalia in partenza da Catania. E, già che ci siamo, probabilmente le stesse menti geniali che hanno imbrattato altri due aerei con frasi simili, tratteggiate con un pennarello. Lasciamo perdere il giudizio morale che si potrebbe esprimere nei confronti di chi procura allarme a una società già abbastanza scossa per i fatti suoi. Il dubbio che mi stritola è un altro: ma come diavolo è possibile che all’interno di una pista aeroportuale – solo sulla carta sorvegliatissima, mi viene da aggiungere – qualcuno possa prendersi la briga di incollare adesivi e imbrattare aerei?
Quanto sono sicuri gli aeroporti italiani? Quanto è sicuro lo scalo internazionale Vincenzo Bellini di Catania? Misteri che pesano molto di più del gesto di quattro stupidi emulatori. Perché la bravata fa perdere, male che vada, due ore ai passeggeri di un volo. Ma l’essere riusciti a metterla in pratica, concedetemelo, fa perdere la faccia a chi dovrebbe garantire la nostra sicurezza.