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insulti ai migranti morti

Il Mediterraneo è diventato un cimitero, basterebbe l’umana compassione a tenere chiuse le bocche degli stolti; degli ignoranti e dei disturbatori seriali dall’alito di fogna. Eppure, da quando internet offre spazio di manovra anche ai debosciati dall’italiano risicato, questi si sono presi la briga di fare sapere al mondo che idioti lo sono davvero.

Grazie, ma avremmo preferito di no. E comunque, visto che ormai chiunque dice quello che gli passa per la testa senza filtro, mi permetto di aggregarmi anch’io. Confesso di non aver badato alle bacheche di pseudo leghisti e xenofobi in questi giorni, dal momento che c’era qualcosa di più angosciante a cui prestare attenzione. Poi per caso ho letto sul profilo facebook di una collega palermitana (anche lei giustamente disgustata), un collage di insulti e felicitazioni per i migranti morti. Farneticazioni che spaziano da “sempre troppo pochi” a “700 in meno”.

Fosse solo un commento o due, potremmo anche appellarci alle leggi della statistica, ma collezionare decine di frasi aberranti ritengo che sia troppo anche per chi sbandiera la libertà di espressione. Se questo è il vostro concetto di libertà, non coincide affatto con il mio. E sarebbe ora che i principali social network si premurassero di mettere “off line” non soltanto il politico leghista in voga, ma anche i piccoli-grandi eserciti di cialtroni. Nessuno ne sentirebbe la mancanza.