Si era parlato di extraterrestri capaci di far friggere elettrodomestici; armi ultra segrete in grado scatenare falò anche fuori periodo di ferragosto; insetti geneticamente modificati con le doti del fuochista e chi più ne ha, più ne metta. Apprendiamo che la frazione messinese di Canneto di Caronìa è stata per mesi beffata e terrorizzata da due soggetti che non si sono fatti scrupoli di prendere in giro i propri compaesani, i mezzi di informazione e le Istituzioni per ottenere fondi e finanziamenti.
Almeno, questa è la tesi dei carabinieri che ieri hanno arrestato un giovane di 26 anni, Giuseppe Pezzino, e hanno notificato al padre Antonino un avviso di garanzia. Ma cosa facevano nello specifico questi galantuomini? Presto spiegato: per gli investigatori sarebbero stati loro – almeno da luglio a ottobre 2014 – a gestire la regia degli incendi; ad appiccare il fuoco spesso all’interno di loro proprietà o mezzi, per poi scatenare il panico tra i concittadini e la curiosità tra i giornalisti.
Purtroppo per loro, il copione è saltato quando per primi sono finiti dentro il grande fratello delle indagini: telecamere nascoste e cimici. Quando i carabinieri hanno visto da dietro il palcoscenico il trucco dei maghi da strapazzo. Un po’ di fumo, due accendini e tanta scena: finta disperazione, finto sgomento, finte lacrime. Solo il denaro che incassavano dallo Stato era vero, ma adesso la pacchia è finita.