Una rapida sequenza di colpi di pistola, poi un uomo si accascia a terra. Ferito a una gamba. Qualcuno scappa via – pare – in motocicletta, i passanti attoniti rimangono ibernati per alcuni secondi.
Ore 19.40 di ieri. Se, anche solo per un attimo, ci eravamo illusi che l’anno nuovo non avrebbe portato sangue e sparatorie in provincia di Catania, eccola la risposta. Teatro del far west stavolta è stata l’arteria più frequentata del Comune di San Giovanni La Punta, viale della Regione. Vittima designata per l’agguato, il 53enne Francesco Pistone: un passato tra gli uomini di rango nell’organizzazione mafiosa dei Laudani e una condanna, da poco scontata, a otto anni di galera. Perché i sicari abbiano deciso di colpire Pistone non è dato ancora saperlo. Di certo, quello di ieri sera non sembra un attentato fallito quanto piuttosto un avvertimento chiaro, in puro stile mafioso.
Il problema degli avvertimenti, scambiati come se fossero bigliettini tra compagni di scuola, è che generalmente tutto intorno ci sono altre persone. Il più delle volte, grazie al cielo, miracolate dall’amorevole profusione di pallottole. Ma i signori pistoleri non sembrano volerlo capire che le loro faccende private non interessano il pubblico. Anche perché, se vogliamo un po’ di adrenalina, ci basta accendere la TV generalista.