Non sottovalutate mai la potenza distruttiva dei decibel. No, non è uno spot contro le canzoni sparate in cuffia ad alto volume, e nemmeno uno slogan ambientalista. Sembra essere invece il buon proposito dei vertici dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali per regalare un amaro “pacco” dono alla bella Taormina.
Eggià, perché questi suoni “micidiali” sarebbero dannosi per la struttura del celebre teatro antico, tanto da mettere a rischio date di concerti stellari, come quello di Carlos Santana o Stevie Wonder, previsti a metà del 2015. Avete capito bene: il teatro antico di Taormina, che storicamente è stato abbandonato alle intemperie senza il becco di un quattrino per interventi strutturali, adesso sarebbe minacciato dai concerti ad alto volume. Ma, di sicuro, i decibel potenzialmente sprigionabili dalla chitarra di Santana sono robetta rispetto agli impropèri degli organizzatori di concerti, che forse riusciranno a salvare le date di Carmen Consoli e Gianna Nannini, spostando baracca e burattini al palasport di Acireale.
Sia chiaro, non mi stupiscono affatto notizie come questa: del resto in Sicilia, quando per sbaglio qualcosa o qualcuno non risente della crisi, bisogna per forza trovare il modo di correre ai ripari, togliendo le castagne dal fuoco. E la politica (o il suo apparato tecnico, come in questo caso), invece di spendere soldi per salvaguardare opere di interesse storico, si premura di imporre divieti e far scappare turisti e celebrità. Che, si sa, fanno troppo casino...