“Mamma, stasera esco in centro con gli amici. Non preoccuparti: porto il casco e la mazza da baseball”. Immagino, ironicamente ma non troppo, che a breve i figli di famiglia rassicureranno così i genitori prima di avventurarsi nella jungla del centro catanese.
Non per fare allarmismo, ma la situazione sta degenerando di settimana in settimana. Siamo arrivati al punto che la domenica si attendono i bollettini di morti e feriti. E purtroppo, puntualissimi, i dati arrivano: nel weekend appena trascorso una persona è stata accoltellata a morte dopo una lite tra ubriachi, mentre in pieno centro – a due passi dal Teatro Massimo Bellini – un branco di selvaggi travestiti da fighetti alla moda, con le sopracciglia rifatte e l’atteggiamento duro e puro di chi ha lasciato i neuroni in autostrada, ha dato vita a una violenta rissa che manco nei peggiori bar di Caracas.
Riflessione obbligata: siamo di fronte a una evidente involuzione della specie. L’homo sapiens sta ritornando allo stadio di australopiteco e non sprecherò tempo a ipotizzare di chi sia o non sia la colpa. Quello che mi sta a cuore è la mossa successiva, cioè: cosa fare per evitare una estinzione anticipata della specie per mano di accoltellatori o ubriachi psicopatici del sabato sera. Se è necessario, perché no, istituite le ronde, chiamate l’esercito o vietate l’alcool. Cari politici, se non vi fosse chiaro: vi paghiamo per questo. Se non è chiedere troppo, dunque, ripulite le nostre strade dal vomito, dalle bottiglie e dai rifiuti umani.