Non eravamo certo abituati a vedere e sentire Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, così incazzato contro l’amministrazione regionale. Evidentemente il continuo rimpallo di responsabilità e le infinite lungaggini politiche, che tengono al palo migliaia di disabili siciliani, avranno fatto girare le scatole anche a lui.
Ma al di là della nota di colore, ampiamente ripresa da moltissimi organi di informazione, regionali e nazionali, c’è da fare una riflessione doverosa che si pone due ordini di domande. In primo luogo: l’intervento di un personaggio pubblico del calibro di Pif risolverà l’emergenza in modo definitivo, oppure verrà messa una ‘pezza’ provvisoria, complice anche la campagna elettorale che preme a Crocetta come a tanti altri? La seconda: ma siamo veramente arrivati al punto di doverci muovere, a livello amministrativo, solo e soltanto quando le telecamere delle Iene o le invettive di Pif accendono i riflettori sulla nostra incapacità politica?
Inutile darsi delle risposte, perché tutti noi, probabilmente, le conosciamo. Penso soltanto che, come Popolo, meritiamo una classe politica che non abbia bisogno di essere presa a calci nel sedere per fare il proprio dovere.