Avrei voluto iniziare l’anno nuovo con la consapevolezza che le tante raccomandazioni sulla sicurezza, per una volta, fossero state rispettate. Invece i bollettini post capodanno raccontano i soliti, tristi, scenari: varie mutilazioni a causa dei botti e qualche altro ferimento.
Ma l’aspetto più inquietante riguarda la storia ancora tutta da chiarire dell’uomo che a Palermo ha ben deciso di sparare in aria durante i festeggiamenti in centro, a due passi da Piazza Politeama. Ripreso dalla telecamera di un operatore Rai, esplode alcuni colpi puntando verso l’alto una pistola cromata, poi risponde con calma a un messaggio sul cellulare, e via con l’ennesimo colpo sparato prima di lasciare il centro. Nessuno interviene, nessuno ci fa caso.
Nella Palermo presidiatissima e blindata per paura di attacchi terroristici, qualcuno è riuscito a portare un’arma (vera o finta, ancora è da chiarire) nel centro storico, ed è riuscito a sparare senza essere fermato e controllato. Per fortuna non si trattava di un terrorista, dirà qualcuno. Ma la fortuna non è eterna, e di questi tempi è bene non sfidare troppo la sorte.