Spero davvero che il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, riesca a dimostrare – così come ha scritto ai suoi fedeli appena qualche giorno fa – che non c’entra nulla con il fiume di denaro scomparso dalle casse della curia per essere dirottato su conti correnti privati; prestiti ad personam a un prete schiavo del gioco d’azzardo; auto di lusso e servizi di piatti con i bordi in oro.