Piccoli studenti picchiati con schiaffi alla nuca e metodi sbrigativi, violenti, insensati. Al centro della vergognosa vicenda c’è una maestra, ora sospesa dal servizio, di una scuola materna di Corleone, nel Palermitano.
Se non fosse stato per le immagini carpite grazie a una telecamera piazzata dagli investigatori, probabilmente oggi si parlerebbe solo di illazioni, di facili accuse e persino di persecuzione. Ma la realtà è che sempre più spesso ci tocca raccontare di squallide vicende con al centro i più deboli, bambini o anziani. Sempre più spesso le frustrazioni umane trovano sfogo su quei soggetti che, al contrario, andrebbero protetti e salvaguardati doppiamente.
Come sempre, a cose fatte, nel supremo Tribunale del web c’è chi chiede rigore massimo nella selezione degli educatori; chi imporrebbe visite psicologiche periodiche agli insegnanti e chi invoca la pena di morte per i colpevoli. Violenza contro violenza, insomma. Del resto il frutto non cade mai lontano dall’albero.
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