Ogni qual volta viene diffuso un video di violenza che immortala una persona fragile aggredita da bulli o bulletti di quartiere si scatena un caos simile alla rivoluzione. Ultimamente l’attenzione mediatica è tutta sulla ragazzina genovese aggredita a calci e pugni da una sedicenne. Effettivamente il filmato fa ribrezzo: sui principali siti di informazione, ma ancor di più su Facebook, è divenuto quasi impossibile non trovarsi di fronte quella sequenza di cattiverie e brutalità gratuita.