I camici bianchi sporcati dall’unto della corruzione; dalle laute mance, dalle assunzioni dei familiari e dai compensi gonfiati. I malati, quelli che col cuore in mano si affidavano ciecamente ai medici curanti, trattati come “pacchi regalo” da dirottare in questo o quel centro di dialisi privato, quando avrebbero potuto benissimo essere curati in strutture pubbliche.