Generalmente alle ‘sparate’ (intendo quelle metaforiche) dei politici di turno non do molto peso. Si sa che puntano alla frase sensazionalistica per racimolare qualche trafiletto sulla stampa e suscitare reazioni variegate nell’opinione pubblica.
Certo è che quando la dialettica politica arriva a mettere in mezzo i Kalashnikov, da usare o non usare contro altri politici, bisogna proprio fermarsi un attimo a riflettere. La frase in questione è stata utilizzata dal coordinatore siciliano di Forza Italia Gianfranco Micciché per attaccare Rosario Crocetta e i recenti accordi siglati con il governo di Roma.
Sull’operato del Governatore siciliano si può anche essere in disaccordo, ma dal canto suo Miccichè non ha il senso del limite. O forse pensa che lo status di politico garantisca una impunità morale rispetto alle fesserie che si pronunciano. In Sicilia ne abbiamo piene le scatole di pistole e fucili per regolare i conti. Se proprio volete stupirci dimostrate di avere gli attributi, piuttosto.